LA CADUTA DELLA CIVILTA'

Civiltà

Quando cade una civiltà? Me lo sono chiesto.
Tra miti e leggende, la storia è piena di esempi. Ho conosciuto un poco il mito di Atlantide e, prima di essa, di Lemuria. Probabilmente ci sono state molte più civiltà nel passato, più di quelle che sappiamo e che ci è dato sapere.
Oggi però voglio scrivere della nostra civiltà, quella moderna.
Mi sono accorto che siamo sul punto di esplodere. Avete notato? Le difficoltà sono aumentate, i pensieri negativi si sono amplificati, la tecnologia (come previde il buon Orwell) ha raggiunto traguardi impensabili solo fino a pochi anni fa.
Immaginate solo cos'era il mondo all'epoca dei nostri nonni. Un altro pianeta! Tutto oggi è alla portata di mano o per meglio dire, di "dito". Non possiamo di certo lamentarci per la quantità di informazioni di cui possiamo disporre praticamente in ogni momento.
Cosa succede, quindi?
Qualcuno dice che è il nostro Stato che continua a fare i propri interessi, lasciando i suoi cittadini in balìa della burocratica confusione da esso stessa creata. Altri sostengono che è un periodo di passaggio a qualcosa di più positivo.
Di quello, nello specifico, se ne potrà parlare in un altro momento.
Potrebbe essere un insieme di fattori? Credo di sì. Il punto però è che secondo me abbiamo perso il cuore. Il cuore, sì. Siamo più intelligenti, più informati, più tecnologici. Sappiamo sbrigare tutte le faccende di questo mondo. Possiamo fare cose incredibili online. Tutto merito del nostro intelletto sviluppato. Ma quando abbiamo smesso di sentire? Per quello non c'è bisogno di parole. Non c'è bisogno di cultura. Non sarà Wikipedia ad aiutarci. Non saranno i giornali. Non saranno le scuole, le istituzioni politiche o religiose.
Quando abbiamo smesso di sentire?
Ecco, secondo me le civiltà muoiono quando smettono di sentire. Quando muore il cuore. Perché di tante esperienze che ho fatto ho capito proprio questo: senza cuore non si vive, e non mi riferisco certamente al lato fisico della cosa.
In alcuni siti troverete sicuramente le spiegazioni di come il nostro cuore sia in realtà una sorta di secondo cervello, anzi, sarebbe da considerare come quello primario. Mi trovo abbastanza d'accordo con quell'idea. Il cuore visto come cervello primario, quello che deve guidarci attraverso i percorsi della vita. Provate ad immaginare una società, una civiltà che è guidata dal cuore. L'intelletto non sarebbe messo da parte, Dio non voglia, ma sarebbe compagno e non più dittatore.
Cuore VS Cervello. L'ho visto mille volte sul web. NO. Nessun "Versus". Compagni. Ma il cuore fa un po' più da maestro. Quando le civiltà, la società, le persone, noi stessi, smettiamo di sentire e di usare il cuore per lasciare posto solo alla ragione, moriamo.
Così torno al punto di partenza: avete fatto caso a quanti sono più nervosi? Più irascibili? Meno cordiali e più legati alla materia, al concreto? Persone sempre di corsa che pensano solo a vivere sulla superficie di quello schema che così è impostato. Gente che sclera per qualsiasi ragione e non trova conforto oramai in nulla. Famiglie a pezzi, terrore del forestiero, bullismo e perdita della cognizione del reale valore delle cose. Questa nostra civiltà non è più civile.
Torniamo ai sorrisi sinceri, ai grazie e ai per favore. Torniamo alle belle parole, alle risate e alle pacche sulle spalle. Ricordiamoci che sul pianeta non siamo soli e un gesto fatto col cuore non solo non fa male a nessuno ma aiuta a far ricrescere quel fiore che abbiamo dentro e che può portare di nuovo bellezza a questo mondo.
E poi vi siete forse dimenticati del famoso detto: "L'unione fa la forza"? Ammettiamo prima di tutto a noi stessi di quanto amore abbiamo bisogno e di quanto potremmo esserne capaci.
Questa civiltà può progredire anziché rischiare di sparire. Penso che dipenda da noi. Termino con queste immagini che ho nella mente: un baco da seta che diventa farfalla e il fiore di loto che dall'acqua fangosa fiorisce in cerca della luce.

NOTA
Se non lo conosceste e potrebbe interessarvi, ecco il riferimento di cui sopra:
Orwell_1984


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Commenti

  1. Segue scrivendo così,hai tanta ragione..

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    1. Grazie, sei molto gentile.
      Se ti può interessare, puoi registrarti per seguire tutti i nuovi post!
      A presto :)

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  2. Fantastico! Siamo più intelligenti, più informati, più tecnologici ma, perchè siamo ogni giorno più infelici? È tempo di valutare le cose semplici e vere più di quelle virtuali. Mi è piaciuto molto il testo. Grazie!

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    1. Grazie a te Fernanda!
      Se ti fa piacere, puoi seguirmi per i nuovi post. Un abbraccio!

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